Nella sensibilità comune la musica viene messa in relazione con l’espressione dei sentimenti e della personalità interiore dell’uomo, e trova immediata associazione con la poesia. Così come la poesia è però “governata” nel ritmo dalla metrica, la musica si regge su un ordine razionale dei tempi e degli intervalli nei suoni, la cui regolarità si modula sulla base di precisi rapporti numerici.
Concepire la musica come ordine del tempo (ritmo) ha consentito dal più remoto passato di teorizzare parallelismi con arti diverse, per esempio con l’architettura, che è invece ordine dello spazio; ha consentito l’individuazione nella musica di una dimensione “orizzontale” (la successione dei suoni) e di una “verticale” (la simultaneità dei suoni, o armonia), ma, soprattutto, ha permesso la rappresentazione grafica della musica, secondo un sistema di notazione preciso, raffinatosi nei secoli e oggi pressoché universale.
Gli archivi aprono le porte alla musica scritta da quando questa fa la sua comparsa sulla scena: antifonari, partiture, spartiti a stampa sono in archivi e biblioteche dapprima strumenti di lavoro per i musicisti, per diventare poi fonte per chi studia quest’arte dal punto di vista del suo divenire storico. Preziosi – e frequentatissimi dagli studiosi – sono gli archivi musicali, presso i quali si custodiscono raccolte di manoscritti originali o di libri a stampa musicali ad uso di chiese, cappelle, accademie filarmoniche o teatri.
Nell’Archivio di Stato di Padova è conservata consistente documentazione di interesse musicale, sia da un punto di vista “diretto” (partiture, carteggi di musicisti etc.) sia da un punto divista “indiretto” (fonti per la biografia dei musicisti padovani). Per la Festa della musica 2021 l’Istituto ha scelto di valorizzare le fonti per la storia della musica nell’Otto/Novecento, offendo al pubblico una selezione di documenti dagli archivi del Teatro Verdi e del Teatro Concordi, oltre che dagli Atti comunali 1805-1884 e dall’archivio della Società veterani 1848-49.
I pezzi, scelti tra quelli più significativi per rappresentare il panorama padovano della “musica-spettacolo”, dal melodramma al concerto sinfonico, sono proposti in una esposizione virtuale articolata in cinque sezioni: La musica-spettacolo, Dietro le quinte, I fornitori, La musica patriottica e benefica, Gli eventi. Tutte le immagini sono corredate da didascalie esplicative che rimandano al contesto storico e archivistico di provenienza dei documenti.
La musica spettacolo
In un mondo “invaso” dalla musica, che ci accompagna ovunque attraverso i nostri dispositivi mobili, nell’auto, e perfino nei negozi, nei mezzi pubblici o nelle sale d’attesa, è facile dimenticare che, fino all’introduzione di strumenti per la riproduzione artificiale dei suoni, per poter ascoltare musica la si doveva eseguire dal vivo.
L’intrattenimento musicale nel passato fa quindi parte della festa ed è occasione di svago per tutte le classi sociali, che affollano i teatri e gli eventi pubblici dove suonano orchestre, bande e fanfare.
Manifesto per la stagione di Carnevale 1858-1859 del Teatro Concordi (Teatro concordi, b. 133)
Manifesto per la stagione di Carnevale 1865-1866 del Teatro Concordi (Teatro concordi, b. 133)
Manifesto per la messa in scena de Il barbiere di Siviglia al Teatro Concordi, maggio 1879 (Teatro concordi, b. 133)
Il proscenio del Teatro Nuovo di Padova, poi Teatro Verdi, 1847 (Teatro Verdi, b. 337)
Manifesto per la messa in scena dei Balletti russi Leonidoff al Teatro Verdi, marzo 1921 (Teatro Verdi, b. 329)
Manifesto in grande formato per la messa in scena dei Balletti russi Leonidoff al Teatro Verdi, marzo 1921 (composto di tre fogli, dimensioni complessive m. 2,80 x 1,40, Teatro Verdi, b. 329)
Comunicazioni del Comando di Piazza di Padova al Comune per l’esecuzione di concerti pubblici da parte della banda militare, 1880 (Atti comunali, b. 3034)
Dietro le quinte
Musica non è solo arte: l’organizzazione degli spettacoli richiedeva, in passato come oggi, un gran dispendio di energie oltre all’impiego di consistenti risorse umane e finanziarie. La memoria archivistica di società filarmoniche, teatri, agenzie, testimonia la febbrile attività in backstage legata all’ingaggio degli artisti e all’allestimento degli eventi.
Avviso agli artisti cantanti, s.d. (Teatro Verdi, b. 73)
Telegrammi riguardanti l’allestimento di spettacoli d’opera e l’ingaggio di artisti, 1889 (Teatro Verdi, b. 66)
Registrazione dell’incasso della messa in scena del Lohengrin di Wagner, febbraio 1914 (Teatro Verdi, b. 73)
Lettera autografa di Giuseppe Verdi, 6 giugno 1884. Il maestro comunica di non potere intervenire all’inaugurazione del teatro Verdi, intitolato al suo nome in occasione della riapertura (Teatro Verdi, b. 204)
I fornitori
Strumenti musicali, partiture, arredi di scena: questi “attrezzi del mestiere” imprescindibili per l’attività dei maestri di musica e dei teatri erano procurati da fabbricanti ed editori, organizzati già nel XIX secolo come vere e proprie ditte specializzate. La memoria di queste attività, legata a quella dei compositori e dei grandi maestri costruttori, sopravvive, oltre che negli archivi propri, nella corrispondenza con le istituzioni musicali e nelle inserzioni pubblicitarie che compaiono nelle pubblicazioni musicali e nei programmi degli eventi.
Lettera pubblicitaria del fornitore scenografo Ettore Sormani di Milano, 29 agosto 1889 (Teatro Verdi, b. 66)
Carta da visita e conto spese della ditta Nicolò Lachin fabbricante di pianoforti di Padova, 1889 (Teatro Verdi, b. 66)
Pubblicità del negozio musicale A. Zanibon di Padova, 1913 (Teatro Verdi, b. 73)
Catalogo-prezziario della ditta Antonio De Toni di Verona, 1872 (Società veterani 1848-49, b. 37)
Preventivo della fabbrica nazionale di strumenti musicali Santucci di Verona, 1873 (Società veterani 1848-49, b. 37)
La musica patriottica e benefica
La funzione commemorativa e pubblica della musica è particolarmente sentita tra Otto e Novecento, quando le rappresentazioni musicali scandiscono ricorrenze civili e celebrazioni nazionali. In questo periodo si afferma la raccolta di fondi a scopo di beneficienza tramite concerti o rappresentazioni operistiche, che interessa sia l’attività di enti di assistenza locali, sia, durante la Grande Guerra, iniziative di assistenza di più ampio respiro.
Spartiti musicali di canti del Risorgimento, per la banda della Società Veterani 1848-49, s.d. (Società veterani 1848-49, b. 37)
Lettera pubblicitaria per il concerto di beneficenza a favore dei feriti e delle famiglie dei caduti di Dogali, 1887 (Teatro Verdi, b. 66)
Registrazione dell’incasso del concerto di beneficienza pro infanzia abbandonata e Istituto Margherita, febbraio 1913 (Teatro Verdi, b. 89)
Manifesto per la serata di beneficienza del Comitato studentesco della Società Dante Alighieri, marzo 1913 (Teatro Verdi, b. 89)
Programma della serata lirica e orchestrale a favore della Croce Rossa e del comitato pro mutilati e ringraziamento alla presidenza del Teatro Verdi da Parte della Croce Rossa, maggio 1916 (Teatro Verdi, b. 89)
Gli eventi
La “musica-spettacolo” trova espressione in eventi che non di rado riescono memorabili: destinate a portare in città grandi esecutori o a presentare allestimenti speciali, tali manifestazioni vengono pubblicizzate attraverso diversi canali e i relativi resoconti trovano eco grazie alla stampa.
Inaugurazione del nuovo Teatro Verdi di Padova: chiuso dal 1877, il teatro fu riaperto nel 1884 dopo importanti lavori di ristrutturazione e dedicato all’illustre compositore emiliano. Nelle immagini: il manifesto per l’evento inaugurale; interno del teatro all’inaugurazione; quotidiano L’Euganeo del giorno 8 giugno 1884 (Teatro Verdi, b. 33, 204)
Programma della serata di omaggio a Giuseppe Verdi, 15 febbraio 1901 (Teatro Verdi, b. 89)
Volantino per il concerto dell’Orchestra Bolognese diretta dal maestro Ferruccio Busoni, organizzata dal Conservatorio “Pollini” di Padova, maggio 1914 (Teatro Verdi, b. 89)
Volantino per il concerto dell’Orchestra di Praga diretta dal maestro Guglielmo Zemànek, organizzata dal Conservatorio “Pollini” di Padova, aprile 1914 (Teatro Verdi, b. 89)
Locandina dei concerti diretti dal maestro Arturo Toscanini al Teatro Verdi, maggio 1921 (Teatro Verdi, b. 239)